Cronaca di un weekend di fine stagione, visto e vissuto dalla Presidente

 

Potrei cominciare come si addice ai migliori cronisti, con un titolo accattivante, tirando in ballo paesaggi magnifici, centri storici incomparabili ed enogastronomia delle migliori al mondo, potrei…ma dopo l’ultima chiacchierata orientistica di oggi non posso, non è da me, non dall’inadeguata presidente che vi ritrovate, non è in linea con l’idea che vi siete fatti di me. Idea sbocciata e coltivata sulla base dei miei momenti emotivi che ho scelto di condividere, nel bene e nel male con tutti voi….sì, perché così sono e non riesco a limitarmi, non riesco a stare all’esterno della vicenda umana che vivo, non riesco a farmi scivolare, come la pioggia sull’ombrello, i contrasti che emergono nel nostro piccolo mondo.

Detto questo ringrazio chi mi stimola all’autocritica e chi ha voglia di dialogare e collaborare, anche se faccio fatica ad accettare di sentirmi evocare come un’arrogante despota perfezionista che, senza nessuna diplomazia, riesce a demolire l’interlocutore qualora si manifesti impreparato o di visione meno agonistica rispetto a me… Certo ammetto di essere arrogante e despota…perfezionista purtroppo no…ma sono sicura di non avervi nascosto i miei lati peggiori, palesemente esposti, egregiamente e spudoratamente mostrati dalla prima stretta di mano, non ne faccio un vanto, ma son io; grazie a voi, allo spazio e alla fiducia che mi avete dato sono addirittura lievemente migliorata…

E ora veniamo a voi, a quelli che a questa finale di coppa Italia sono stati protagonisti e agli spettatori, quelli che da casa sulle ormai tradizionali chat di società attendevano l’aggiornamento sulla classifica, veniamo ai nostri, ai podi ma non solo, ai piazzamenti, ma non solo, allo spirito di squadra e di condivisione che si è respirato…e malgrado le critiche di cui sopra devo dire che non mi sento di aver ricevuto saluti di circostanza o sorrisi di compiacenza, anche i complimenti mi son sembrati sinceri.

La cornice di tutto questo è stata Montalcino, di gran lunga quadro e anche cornice, rispetto alla pochezza di San Giovanni d’Asso, carta piccola, tracciati al meglio di ciò che si sarebbe potuto fare con così poco, attenzione, è solo il mio parere, non un insindacabile giudizio. La carta era in scala 1:4.000 per farla sembrare più grande, a differenza di Montalcino 1:5.000 Sui tracciati molta discussione, tracciati molto diversi a seconda delle categorie, total urban per alcuni e a sporcarsi scarpe e graffiarsi con i rovi per MW20 ed Elite. Come sempre una certa percentuale di soddisfatti, un coro di delusi e qualche profondamente insoddisfatto, il tutto nella media.
Noi ci siam ben difesi come dicevo, il gruppetto giovanile in costante crescita e con nuove motivazioni, con il quartetto Arianna, Giulia, Iris e Goran a festeggiare la prima convocazione in nazionale, Nastja e Matej sempre sulla cresta dell’onda e Alessio a rubare una domenica al calcio per non perdere l’abitudine a leggere le carte e che stupisce come sempre,
Prestazioni di rilievo per tutti, qualche errore qua e là, un PM per Giulia, esperienza che cresce.

Nelle categorie master sabato una giornata non brillante per le specialiste della sprint, Marina e Marta, che si rifanno il giorno successivo e si portano brillantemente a casa le medaglie della coppa Italia, Marina Lovisotto Friuli MTB-O riesce a fare una splendida doppietta, vince la coppa Italia in W50 e arriva seconda nel circuito Sprint nella categoria W45. Marta Canal, compagna di squadra, malgrado il PM di sabato riesce comunque a rimanere sul combattutissimo podio della W35 conquistando la terza piazza nello Sprint race Tour, nonchè quinta nella Coppa Italia W35.
Chiara Sepin conclude settima la sua stagione in W40, stessa posizione nella classifica dello sprint race Tour, anche Roberto La Rotella si piazza 7° nell’omonima categoria maschile, come Stefano Collodet (Friuli MTB-O) in M35 per la coppa Italia e 9° nello sprint race tour. Gabriella Xausa chiude 13esima la classifica generale W55 della coppa Italia.

Ma veniamo ai giovani con Goran (Ori Gaja) e Arianna (SOM) a dominare la scena rispettivamente in M14 e W20, entrambi si piazzano al secondo posto nella classifica di coppa Italia, dopo una stagione agonistica veramente impegnativa, davvero bravi, costanti, presenti, concentrati, un bel faro per gli altri!
Da non dimenticare le belle prestazioni di Nastja, 5a, Giulia ed Iris 8e a pari merito seguite a ruota da Stella con una gara in meno, una grande soddisfazione piazzare 4 ragazze nelle prime dieci posizioni della classifica generale
Da non dimenticare Veronica, ventesima con un solo punteggio all’attivo, uno stimolo a partecipare più assiduamente.

Una radiocronaca un po’ sconclusionata, dove manca qualche pezzo, qualche società, qualche piazzamento, la mia faccia delusa per la reintroduzione dello scarto che non avevo letto nel regolamento, proprio a ricordarmi che i regolamenti ci sono, sono chiari, sono di facile consultazione, sono la traccia che non dobbiamo mai perdere di vista e tantomeno interpretare, ammonire chi non li rispetta non è un azione poliziesca, bensì la volontà di migliorare il nostro ambiente sportivo.

Sperando di non esser stata noiosa e contorta, vi lascio all’approfondimento delle classifiche di coppa Italia 2018, io vi ho raccontato di chi c’era alla finale, molti però mancavano e sicuramente li troverete scorrendo su e giù.
Spero il numero dei corregionali cresca e che la nostra presenza possa ulteriormente vivacizzare la parte alta delle classifiche. Vi posso garantire che questi 8 weekend sono stati meravigliosi, ho visitato l’Italia dai mari ai monti, alle cittadine storiche, partiti da un vigneto ad inizio stagione abbiamo concluso l’avventura davanti a un buon bicchiere di Rosso di Montalcino, parlando del futuro dei nostri ragazzi, e ditemi se questo non è divertimento, ditemi se sbaglio a prenderla troppo sul serio, chiedetemi se mi sono divertita ad arrivare seconda, no, certo che no, a me piace vincere, sono agonista e non me ne vogliate, ma questa è noiosa cronaca personale e sto scrivendo su una pagina istituzionale, forzando ogni regola e consuetudine politica e sociale, so che dovrei contenermi, usare un tono diverso, essere distaccata, scrivere una cronaca che si attenga ai fatti, ma son io, la vostra presidente e ancora per un po’ mi dovrete sopportare, sperando riusciate a farlo.

…e ora non ci aspetta che il gran finale del circuito regionale.
Alla prossima