Le medaglie di Iris
Un europeo, quello portoghese di mtbo, nel segno di Iris Pecorari. Tre medaglie conquistate, di tutti i colori: ogni gara a podio. Si inizia con la sprint di giovedì, non proprio la distanza preferita da Iris ed è invece proprio qui che conquista il suo primo oro europeo. Gara quasi perfetta, le piccole imprecisioni compensate da grande forza sui pedali “…ho menato forte e alla fine ha pagato…”. Al termine un abisso la separa dalla seconda, la francese Leclerc, terza la russa Vakhitova. Solo quarta la favorita Madsen, atleta danese che ai mondiali finnici di mtbo era stata tra le protagoniste. Venerdì middle: la danese Madsen si rifà e vince con buon margine su Iris, autrice di una buona rimonta che la colloca seconda, davanti alla russa Kupriyanova. Sabato prova Long, la danese Madsen si conferma atleta fortissima e vince davanti alla russa Toporova. Iris con una condotta di gara accorta e senza gravi errori riesce a precedere di tre secondi l’altra russa Kupriyanova.
Domenica infine, Iris ha l’onere di lanciare la staffetta italiana mista élite…..che così racconta: ” Il lancio/mass start sono la cosa che in assoluto preferisco. La tensione è tantissima e sentirla nell’aria mi diverte un sacco. Il mio lancio è stato mediocre diciamo che le gambe per seguire le forti c’erano.. la testa un po’ meno, infatti ho fatto un errore in un punto dove non capivo bene la carta di circa 2 minuti e infine abbiamo avuto la sfortuna che io abbia ricevuto il percorso con il forking più lungo (13.4 contro i 12.9 e 13.0 rispettivi di Fabiano e Luca)”. Iris è di gran lunga la più giovane concorrente in campo e nella sua frazione non sfigura di certo, anzi lascia alle sue spalle campionesse affermate come la russa Filiforova. Alla fine la staffetta azzurra conquista un onorevole ottavo posto.
Questi risultati non sono un exploit inatteso, ma il frutto di tanto lavoro, tanti sacrifici e di quella determinazione che già ai mondiali scorsi in Finlandia avevano fatto intravedere grandi potenzialità e grandi possibilità di miglioramento.
Una trasferta quella portoghese che Iris ricorderà a lungo, così come la ricorderà la mamma a cui la figlia ha dedicato questi risultati “A mia mamma, Clizia, che da quando ho 7 anni mi porta a tutti gli allenamenti nelle varie attività che svolgo.”